Stop al marketing pubblicitario! Adesso si può!

Ho scoperto per caso, leggendo una rivista, il modo di evitare quelle fastidiose telefonate per pubblicità. Adesso siamo più tutelati con il meraviglioso REGISTRO DELLE OPPOSIZIONI entrato in funzione dal febbraio 2011.

Che cos è? è molto semplice! Si tratta di una sorta di elenco in cui iscriversi se non si vogliono più ricevere telefonate pubblicitarie. Inoltre le aziende che fanno marketing pubblicitario dovranno per legge documentarsi ogni 15 giorni ed aggiornare la lista di coloro che si "oppongono" ad essere contattati.

Come fare per iscriversi? Basta andare su questo SITO.

Potete verificare anche la vostra avvenuta iscrizione, dopo 15 giorni ovviamente, telefonando al numero verde 800.265.265.

Finalmente uno strumento al servizio dei cittadini per fronteggiare la valanga di proposte pubblicitarie che ci vengono fatta tempestando le nostre giornate di telefonate nelle ore più disparate.

Conosco già due persone che sono state in un certo qual modo beffate da tali società che avevano registrato nella telefonata un "sì" presunto del cliente e falsificato la sua "eventuale" firma. Una di queste aveva iniziato una causa che ha perso, l'altra ha semplicemente disdetto il contratto.

Siamo ancora capaci di sognare?

L'aridità e la sfacciata arroganza in cui a volte incappiamo nella vita di tutti i giorni, il non fermarsi a riflettere avendo uno spazio per la propria persona, il lasciarsi trascinare nell'oblio dell'ozio, il non avere fiducia nelle proprie capacità, e non riuscire più ad aggrapparsi alle proprie passioni. Tutto questo porta incondizionatamente a non inseguire più i nostri sogni, oppure a smettere di averne.
Ci sono stati momenti della mia vita in cui mi sono resa conto di non avere più scopi o sogni effettivi, in cui mi sono resa conto di non vivere a pieno le mie giornate lasciando che tutto mi scivolasse addosso e che la mia vita fosse un film che io stavo solo osservando senza poter intervenire in alcun modo per cambiare lo status quo delle cose. Eppure mi ero ripromessa di avere sempre egli scopi, di avere sempre dei sogni da inseguire, di vivere ogni giorno a pieno. Ma non è bastato forse. Forse quello che ci circonda può inaridirci, ciò che ci fa del male può indurci ad una chiusura inaspettata. Forse mancano momenti di riflessione a volte nella nostra vita, momenti in cui ci si domanda a tu per tu: " chi sono e cosa mi piace fare? Cosa desidero? Cosa mi rende felice? Che cosa nella mia vita mi fa sentire viva?".
Perchè mai la cornice che c'è intorno a noi, deve condizionare noi stessi?
Qualora non ci facessimo queste domande, avremmo finito di vivere. Può capitare che accada ciò ad una persona, è capitato a me! La soluzione l'ho trovata nella riflessione, nello stare prima di tutto bene con me stessa, nel chiedermi cosa volessi davvero essere ogni giorno, e mi sono diciamo così illuminata.
Bisogna vivere la vita con la consapevolezza di viverla, lasciando che sia essa ad essere vissuta da noi e non viceversa.
D'altronde, anche se non ho predisposizione verso i suoi racconti, dice Coelho che "il mondo è nelle mani di coloro che hanno il coraggio di sognare e di correre il rischio di vivere i propri sogni".
Quindi spalancate le ali del vostro cuore e lasciate che i sogni volino alti, perchè i sogni distruggono il dolore e ci rendono coraggiosi.
Voi che ne pensate?


Vi lascio riflettere su questo dedicando a tutti i sognatori come me la canzone di Ivano Fossati interpretata da mostri della musica quali Mannoia, Ron, De Gregori, Pino Daniele ,"i treni a vapore", di cui riporto anche il testo:

Io la sera mi addormento
e qualche volta sogno
perché voglio sognare

E nel sogno stringo i pugni
tengo fermo il respiro
e sto ad ascoltare

Qualche volta sono gli alberi d'Africa
a chiamare
altre notti sono vele piegate
a navigare

Sono uomini e donne
e piroscafi e bandiere
viaggiatori viaggianti
da salvare

Delle città importanti
io mi ricordo Milano
livida e sprofondata
per sua stessa mano.

E se l'amore che avevo
non sa più il mio nome
e se l'amore che avevo
non sa più il mio nome

Come i treni a vapore
come i treni a vapore
di stazione in stazione
e di porta in porta
e di pioggia in pioggia
e di dolore in dolore
il dolore passerà.

Io la sera mi addormento
e qualche volta sogno
perché so sognare

E mi sogno i tamburi
della banda che passa
o che dovrà passare

Mi sogno la pioggia fredda
e dritta sulle mani
e i ragazzi della scuola
che partono già domani

E mi sogno i sognatori
che aspettano la primavera
o qualche altra primavera
da aspettare ancora
fra un bicchiere di neve
e un caffé come si deve
quest'inverno passerà.

E se l'amore che avevo
non sa più il mio nome
e se l'amore che avevo
non sa più il mio nome

Come i treni a vapore
come i treni a vapore
di stazione in stazione
e di porta in porta
e di pioggia in pioggia
e di dolore in dolore
il dolore passerà

Come i treni a vapore
come i treni a vapore
di stazione in stazione
e di porta in porta
e di pioggia in pioggia
e di dolore in dolore
il dolore passerà.


Lasciate spazio alle....margherite!

Arricchisco la mi sezione fiori con queste bellissime margherite che addobbano i miei balconi da un po' ormai!





Ricordando il D-day per ricordare l'orrore delle guerre!

Oggi, 6 giugno ricorre l'anniversario del D-day. Forse molti non sanno nemmeno cos'è, ma non si tratta altro che della ricorrenza dell'inizio dello sbarco in Normandia da parte degli alleati, durante la II guerra mondiale. All'alba l'operazione, che fu chiamata "overlord" cominciò.
Lo sbarco in Normandia e la battaglia che ne seguì, è uno degli avvenimenti più ricordati della II guerra mondiale, forse per via anche del film " Salvate il soldato Ryan", che nei primi minuti di film ne racconta le atrocità.
Io vorrei prender spunto da questa ricorrenza per esprimere il mio pensiero di pace tra le nazioni. Non si dovrebbe ricorrere a guerre ingiuste che hanno per matrici interessi economici o politici. La storia può insegnare, il passato deve ricordarci che le barbarie e le guerre sono inutili, le vite spezzate devono ricordarci che siamo uomini e che chi ci è dinanzi non è diverso da noi stessi.
Voglio proporvi un brano di Fiorella Mannoia che ricorda lo sbarco in Normandia e non a caso si intitola proprio "Normandia".




Ecco il testo:

Li abbiamo visti con gli occhi line e un silenzio nel cuore arrivare
li abbiamo visti dal nulla, apparire di notte
dal nulla del mare
li abbiamo visti cadere in silenzio
in un volo irreale

erano tanti e scendevano lenti come neve sul mare
ed era pioggia battente, era fuoco, era grandine e sale
era estate, era inverno; era un attimo eterno
eran figli all'altare

li abbiamo visti che pena cadere come gigli sul mare
li abbiamo visti spezzati cadere come agnelli all'altare.


Ci fu anche un fotografo che immortalò alcune immagini dello sbarco, un certo Robert Capa, sul cui sito si possono trovare le foto da lui scattate durante lo sbarco.

Vi lascio guardare le foto ed ascoltare la profonda canzone interpretata egregiamente dalla Mannoia e vi lascio riflettere e riflettere e riflettere....

La democrazia della terra per il "buon vivere" !

Ogni giorno ormai si sentono in tv, nei TG o nei programmi di attualità, notizie negative nei riguardi dell'ambiente.
Piattaforme di petrolio che, per errato funzionamento, riversano negli oceani quantitativi immani di "oro nero" come viene spesso chiamato oggi il petrolio causa la sua non presenza in tutti i luoghi della terra e la sua "potenza" commerciale, intendendo dire con questo che c'è una corsa non indifferente ad accaparrarsi quanto più petrolio possibile essendo divenuto quasi "necessario" nella vita del mondo occidentale e non solo!
Ad aggiungersi a ciò c'è lo sciogliersi dei ghiacciai causa il surriscaldamento della atmosfera terrestre negli ultimi anni, lo smog procurato da fabbriche e da mezzi di trasporto a combustione, il pericolo di estinzione di alcune specie animali o vegetali...

Riguardo ciò ho assistito, pochi giorni fa alla presentazione del libro "buen vivir" di Giuseppe de Marzo. L'autore è vissuto in Ecuador e Bolivia e proprio pochi giorni prima della presentazione era tornato dalla Bolivia stessa. Mi ha colpito molto il tema trattato dal libro, che partiva dalla crisi attuale economica che c'è in questo periodo e trovava giustificazione in errori commessi dal capitalismo occidentale, nel focalizzare l'attenzione sullo sfruttare risorse infinite per poter avere profitti infiniti. Cosa che secondo de Marzo ha portato alla crisi attuale ed alla crisi ecologica che affligge il pianeta, o meglio alcune zone di esso.
Se provaste a sentirlo parlare vi accorgereste che de Marzo ha una sensibilità infinita verso i temi della natura, la convivenza con essa ed il rispetto verso il mondo che ci circonda, verso le piante, il cielo, la terra, il vento.
Mi sono fatta promotrice dell'evento e del libro con un articolo che potete leggere qui , sul quotidiano on-line di Caserta, l'ECO, e che sintetizza la presentazione del libro e le parole di de Marzo.
L'autore è anche fondatore dell'associazione A SUD nata per affiancare i movimenti sociali e indigeni del Sud del mondo attraverso la costruzione di ponti di comprensione, reciproco sostegno e solidarietà.
Questa associazione mette a disposizione le traduzioni delle costituzioni boliviana ed ecuadoriana a questo link , provate a consutarle, sono di scorrevole lettura.
Io ho provato a fare un esperimento. Ho aperto le costituzioni, sia quella boliviana che equadoriana e poi ho aperto quella italiana, che si scarica senza problemi dal web, col trova parole ho scritto la parola natura ed i risultati sono stati:
- 0 voci per l'italiana;
- 3 voci per la boliviana;
- "68" per quella ecuadoriana.
Poi ho digitato ambiente ed ambientale ed ho ottenuto:
- 1 voce per l'italiana;
- 21 per quella boliviana;
- 5 per l'ecuadoriana.

In quella ecuadoriana addirittura c'è un articolo che ha per titolo "DIRITTO ALLA NATURA". C'è da meditarci su direi, e da considerare uno stile di vita diverso. Erano paesi del sud del mondo, ma sembra che siano più avanti di noi adesso sotto questo piano!

La democrazia della terra sembra davvero essere la soluzione.
Nell'articolo che avevo scritto, io parlavo di bio-crazia ovvero il potere alla natura, di cui anche noi stessi facciamo parte, quindi non significherebbe annullare il nostro operato, ma solo fare in modo che tutto quello che noi facciamo lo facciamo tenendo presente questa immensa fonte di perfezione che è la natura!
Spero che i miei nipoti possano vivere in un mondo migliore del mio, sarei felice se almeno potessero correre in un campo di grano senza dover macinare chilometri da casa per raggiungerlo.

Mania floreale!

Io ho la passione di fotografare fiori e quindi avevo pensato di creare una sezione del blog dove pubblicare le foto che faccio. Ho pensato di chiamarla Photoflowers!
Ecco le prime foto.
La prima è di una rosellina, la seconda di una Vinca, una specie di viola.



Campania in-felix?

Vivo in una terra che anticamente era chiamata Campania felix, come conferma Publio Annio Floro, per il suo essere fertile e ridente. Diceva Floro:"la Campania è la regione più bella non solo d'Italia, ma di tutto il mondo. Non c'è niente di più dolce del suo clima: basti dire che la primavera vi sboccia due volte. Non c'è niente di più fertile del suo suolo: si dice che là gareggino Cerere e Bacco. Niente di più ospitale del suo mare: vi si trovano i famosi porti di Gaeta e di Miseno, di Baia dalle tepide fonti, il Lucrino e l'Averno, quasi luoghi di riposo del mare".

Ma di quella felix poco è rimasto purtroppo. Sarà che un verme solitario chiamato camorra la stia logorando, sarà che le persone hanno sempre meno rispetto per la natura, per gli animali, i fiori e spesso hanno sempre meno rispetto anche di sè stesse, ma tutto quello che di buono c'era chissà se c'è ancora!
Forse l'unica verità ancora intatta è sul clima perchè si può dire di tutto su Napoli, ma d'inverno è una delle città più calde d'Italia.
Che il suolo sia fertile, dopo l'inquinamento del Sele e delle falde acquifere (soprattutto nel casertano) non mi sentirei di dirlo, sul mare poi meglio tacere. Il lago di Lucrino e di Averno sono praticamente stagnanti e coloriti di un verde che non oso definire innaturale ma date un'occhiata da google earth e vi convincerete. Le tiepide fonti di Baia ormai non esistono quasi più, però conservano ancora il loro fascino le antiche terme (da visitare assolutamente se vi trovate nella zona).
Nonostante tutto amo la mia terra. Si vive male, sono vere tutte le cose che dicono alla tv di negativo, c'è una percentuale altissima di tumori, un problema mai risolto in merito alla spazzatura, a Napoli ci sono 1000 cantieri aperti ed è caotica e confusionaria, Caserta non ne parliamo proprio (non consiglierei ad alcuno di viverci), nella politica c'è gente che ha le mani in pasta ovunque, che solo sotto elezione resuscita e ti offre caffè a più non posso, non ci sono parchi verdi, non ci sono abbastanza piste ciclabili. Questa è la mia regione vista dal mio punto di vista si intenda! Qualcuno potrebbe anche pensare che le cose che ho detto possano essere positive. Io no!
Ma dicevo prima, nonostante tutto a volte questo mondo mi stupisce.
A volte scopro che qualcosa ancora di incontaminato e di curato c'è! Vorrei fare anche questo in tale blog! Non negando l'evidenza, vorrei mostrarvi i posti che mi hanno rapita,che sono diamanti in mezzo alla pietra grezza,che mi hanno fatto sperare, e mi hanno fatto sognare una Campania che risorgesse dalle ceneri.
Immagino quasi l'ameno paesaggio del golfo di Napoli, con le barche a vela nel porto, marinai e uomini di mondo, un poeta che dalla sua amaca sorseggia del buon vino e mangia grappoli di uva, i più lussuosi che si dilettano e chiacchierano tra tunnel di viti alle terme di Baia, il profumo di zolfo portato da una brezza dalla vicina Pozzuoli, intorno vigneti e pioppeti, ed in alto un sole splendente che regala tepore sulla pelle.
Questo è il mio sogno per la mia regione.