Ogni giorno ormai si sentono in tv, nei TG o nei programmi di attualità, notizie negative nei riguardi dell'ambiente.
Piattaforme di petrolio che, per errato funzionamento, riversano negli oceani quantitativi immani di "oro nero" come viene spesso chiamato oggi il petrolio causa la sua non presenza in tutti i luoghi della terra e la sua "potenza" commerciale, intendendo dire con questo che c'è una corsa non indifferente ad accaparrarsi quanto più petrolio possibile essendo divenuto quasi "necessario" nella vita del mondo occidentale e non solo!
Ad aggiungersi a ciò c'è lo sciogliersi dei ghiacciai causa il surriscaldamento della atmosfera terrestre negli ultimi anni, lo smog procurato da fabbriche e da mezzi di trasporto a combustione, il pericolo di estinzione di alcune specie animali o vegetali...
Riguardo ciò ho assistito, pochi giorni fa alla presentazione del libro "buen vivir" di Giuseppe de Marzo. L'autore è vissuto in Ecuador e Bolivia e proprio pochi giorni prima della presentazione era tornato dalla Bolivia stessa. Mi ha colpito molto il tema trattato dal libro, che partiva dalla crisi attuale economica che c'è in questo periodo e trovava giustificazione in errori commessi dal capitalismo occidentale, nel focalizzare l'attenzione sullo sfruttare risorse infinite per poter avere profitti infiniti. Cosa che secondo de Marzo ha portato alla crisi attuale ed alla crisi ecologica che affligge il pianeta, o meglio alcune zone di esso.
Se provaste a sentirlo parlare vi accorgereste che de Marzo ha una sensibilità infinita verso i temi della natura, la convivenza con essa ed il rispetto verso il mondo che ci circonda, verso le piante, il cielo, la terra, il vento.
Mi sono fatta promotrice dell'evento e del libro con un articolo che potete leggere
qui , sul quotidiano on-line di Caserta, l'ECO, e che sintetizza la presentazione del libro e le parole di de Marzo.
L'autore è anche fondatore dell'associazione A SUD nata per affiancare i movimenti sociali e indigeni del Sud del mondo attraverso la costruzione di ponti di comprensione, reciproco sostegno e solidarietà.
Questa associazione mette a disposizione le traduzioni delle costituzioni boliviana ed ecuadoriana a
questo link , provate a consutarle, sono di scorrevole lettura.
Io ho provato a fare un esperimento. Ho aperto le costituzioni, sia quella boliviana che equadoriana e poi ho aperto quella italiana, che si scarica senza problemi dal web, col trova parole ho scritto la parola natura ed i risultati sono stati:
- 0 voci per l'italiana;
- 3 voci per la boliviana;
- "68" per quella ecuadoriana.
Poi ho digitato ambiente ed ambientale ed ho ottenuto:
- 1 voce per l'italiana;
- 21 per quella boliviana;
- 5 per l'ecuadoriana.
In quella ecuadoriana addirittura c'è un articolo che ha per titolo "DIRITTO ALLA NATURA". C'è da meditarci su direi, e da considerare uno stile di vita diverso. Erano paesi del sud del mondo, ma sembra che siano più avanti di noi adesso sotto questo piano!
La democrazia della terra sembra davvero essere la soluzione.
Nell'articolo che avevo scritto, io parlavo di bio-crazia ovvero il potere alla natura, di cui anche noi stessi facciamo parte, quindi non significherebbe annullare il nostro operato, ma solo fare in modo che tutto quello che noi facciamo lo facciamo tenendo presente questa immensa fonte di perfezione che è la natura!
Spero che i miei nipoti possano vivere in un mondo migliore del mio, sarei felice se almeno potessero correre in un campo di grano senza dover macinare chilometri da casa per raggiungerlo.